La circulación monetaria en el sur peninsular durante el periodo romano-republicano
Negli ultimi anni gli studi sulla circolazione monetaria hanno sperimentato un notevole incremento in Spagna e la bibliografia attuale può contare su importanti pubblicazioni riferite in particolar modo al periodo della Hispania republicana. Nel sud penisolare si sono portati a termine diversi studi...
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Universidad de Granada (España)
2010
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Numismática Historia Antigua Historia de la Economía Numismatic Ancient History Economic History Ruiz López, Ildefonso David La circulación monetaria en el sur peninsular durante el periodo romano-republicano |
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Negli ultimi anni gli studi sulla circolazione monetaria hanno sperimentato un notevole incremento in Spagna e la bibliografia attuale può contare su importanti pubblicazioni riferite in particolar modo al periodo della Hispania republicana. Nel sud penisolare si sono portati a termine diversi studi sulla circolazione monetaria, nessuno dei quali, però, offre una visione globale sulla situazione della Ulteriore come unità politica ed amministrativa del periodo repubblicano. La maggior parte si riferisce a zone o giacimenti molto concreti e circoscritti o limitati ad un tipo di ritrovamento specifico. In questo lavoro si vuole presentare uno studio esaustivo ed il più completo possibile sulla circolazione monetaria nella provincia Hispania Ulteriore, basandosi soprattutto sui ritrovementi numismatici raccolti e compilati da numerosi investigatori negli ultimi anni. L'obiettivo finale di questa tesi non si limita ad una mera collezione di materiale numismatico ed alla sua catalogazione, ma pretende stabilire le differenti tendenze di comportamento della moneta circolante, tentando di apportare, attraverso la numismatica, soluzione ad alcuni problemi storici vigenti.
Nonostante ci siano molte tracce sulla presenza di numerario precedente all'arrivo dei Romani, sarà solo nel periodo Repubblicano quando si avrà una reale espansione dell'uso della moneta nella penisola Iberica. Durante questo periodo nella Ulteriore circola un'importante quantità di numerario, predominando gli esemplari d'origini romani. Il rifornimento di moneta fu specialmente intenso nelle zone in cui s'insediarono le legioni romane e in tutti quei luoghi che contarono su importanti ricchezze naturali sfruttate dai contingenti italici. In questo momento storico in Hispania si produce un altro fenomeno di trascendentale importanza: l'incorporazione delle città spagnole all'economia monetaria. Precedentemente solo contiamo su una scarsa emissione di esemplari da parte della zecca di Gadir, ma a partire dalla fine del S. III e suprattutto durante il S. II a. C. che molte città decidono coniare moneta. Una delle caratteristice nelle coniazioni delle zecche della Ulteriore è che Roma permette che queste città possano fare uso di alcuni elementi culturali propri, come per esempio la scrittura, la tipologia o la metrologia. Dovuto a questi elementi si possono quindi differenziare le zecche della Ulteriore secondo l'origine fenicio-punico, libiofenicio, iberico-meridionale o latino. La maggioranza delle zecche di questa provincia emette i propri esemplari in bronzo, contando alcuni, come quella di Castulo, con serie molto voluminose. La circolazione monetaria relazionata con la maggioranza di queste zecche si limita, d'altra parte, alle loro zone di influenza. Solo in alcuni casi, come quelli di Gadir, Castulo o Carteia, contiamo con esemplari che avranno ampia dispersione. Dipendendo dall'origine della zecca possiamo stabilire differenti aree di concentrazione di pezzi. Gli esemplari d'origine fenicio si circoscrivono principalmente nella zona costiera del sud penisolare; quelli d'origine iberico nella regione sudorientale della penisola e in zone minerarie; quelli d'origine latino nella valle del Guadalquivir e nelle montagne dell'interiore. Cio nonostante, è stato possibile documentare la presenza di alcuni esemplari provenienti da zecche dell'Ulteriore fuori dai limiti di questa provincia, e sebbene in molte occasioni si tratta di ritrovamenti meramente testimoniali, possiamo constatare un'importante presenza monetaria nella costa levantina e nel nord Africa. |
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In questo lavoro si vuole presentare uno studio esaustivo ed il più completo possibile sulla circolazione monetaria nella provincia Hispania Ulteriore, basandosi soprattutto sui ritrovementi numismatici raccolti e compilati da numerosi investigatori negli ultimi anni. L'obiettivo finale di questa tesi non si limita ad una mera collezione di materiale numismatico ed alla sua catalogazione, ma pretende stabilire le differenti tendenze di comportamento della moneta circolante, tentando di apportare, attraverso la numismatica, soluzione ad alcuni problemi storici vigenti. Nonostante ci siano molte tracce sulla presenza di numerario precedente all'arrivo dei Romani, sarà solo nel periodo Repubblicano quando si avrà una reale espansione dell'uso della moneta nella penisola Iberica. Durante questo periodo nella Ulteriore circola un'importante quantità di numerario, predominando gli esemplari d'origini romani. Il rifornimento di moneta fu specialmente intenso nelle zone in cui s'insediarono le legioni romane e in tutti quei luoghi che contarono su importanti ricchezze naturali sfruttate dai contingenti italici. In questo momento storico in Hispania si produce un altro fenomeno di trascendentale importanza: l'incorporazione delle città spagnole all'economia monetaria. Precedentemente solo contiamo su una scarsa emissione di esemplari da parte della zecca di Gadir, ma a partire dalla fine del S. III e suprattutto durante il S. II a. C. che molte città decidono coniare moneta. Una delle caratteristice nelle coniazioni delle zecche della Ulteriore è che Roma permette che queste città possano fare uso di alcuni elementi culturali propri, come per esempio la scrittura, la tipologia o la metrologia. Dovuto a questi elementi si possono quindi differenziare le zecche della Ulteriore secondo l'origine fenicio-punico, libiofenicio, iberico-meridionale o latino. La maggioranza delle zecche di questa provincia emette i propri esemplari in bronzo, contando alcuni, come quella di Castulo, con serie molto voluminose. La circolazione monetaria relazionata con la maggioranza di queste zecche si limita, d'altra parte, alle loro zone di influenza. Solo in alcuni casi, come quelli di Gadir, Castulo o Carteia, contiamo con esemplari che avranno ampia dispersione. Dipendendo dall'origine della zecca possiamo stabilire differenti aree di concentrazione di pezzi. Gli esemplari d'origine fenicio si circoscrivono principalmente nella zona costiera del sud penisolare; quelli d'origine iberico nella regione sudorientale della penisola e in zone minerarie; quelli d'origine latino nella valle del Guadalquivir e nelle montagne dell'interiore. Cio nonostante, è stato possibile documentare la presenza di alcuni esemplari provenienti da zecche dell'Ulteriore fuori dai limiti di questa provincia, e sebbene in molte occasioni si tratta di ritrovamenti meramente testimoniali, possiamo constatare un'importante presenza monetaria nella costa levantina e nel nord Africa.In recent years, studies about money currency have experienced a notable increase in Spain, and we have important publishing on this topic that referred to the period of Republican Hispania. Furthermore in Southern Spain several studies on the currency of money have been done, which, however, have been usually limited to very specific areas or mine sites or even limited to a specific type of finding, so that whatever information can provide, do not offer a whole overview of the authentic Ulterior monetary circulation as the political and administrative unit that it was during the republican period. In this thesis, based on numismatic findings that over time have been collected and compiled by many researchers, we intend to make a thorough study, as complete as possible, of the money supply in the Hispania Ulterior province. The purpose of this thesis is not merely a collection of numismatic material and its documentation, but rather to establish different patterns of behavior of the currency in circulation and trying to find solutions through numismatics to some present day historical problems. Although we have the presence of ancient coins before the arrival of the Romans to the Iberian peninsula, it will not be until the Republican period when the use of money was extended in this area. During this period a significant amount of coinage was going to move, specially Roman coins. The money supply was particularly intense in areas where Roman legions settled down and places that had important natural resources exploited by contingents of Italic people. At that time in Hispania a very important phenomenon did happen: the incorporation of Hispanic cities to the monetary economy. Previously we have only a limited release of coins by the mint of Gadir, but since the end of III and especially during the II century BC many cities decided to coin money. A feature of the coinage of the mints of Rome's Ulterior is that Rome allows these cities to make use of certain cultural elements such as writing, typology or metrology. Because of these elements we can distinguish the mints settled in this province depending on their either Phoenician-Punic, Libiophoenician, Southern Iberian or Latin origin. Most of the Ulterior mints issues its coinage in bronze, having some, like Castulo, with a number of series. On the other hand, most of these mints currency is limited to the nearest area, but we also have some cases, such as the mints in Gadir, Castulo or Carteia, which coins have a wide spread. Depending on the mint origin we can set different focus areas: therefore, for instance, coins of Phoenician origin are located mainly in the coastal area of Southern Spain; the Iberian origin one can be found in the Southeastern part of the peninsula and in mining areas, and Latin one have appeared in the Guadalquivir valley and mountain ranges. We have also found evidence of the presence of some coins from the Ulterior mints beyond the limits of this province, and, although in many cases it is more than merely testimonial findings, we can notice a very important monetary presence on the East coast and in North Africa.En los últimos años los estudios sobre circulación monetaria han experimentado un notable incremento en España, y contamos con importantes publicaciones sobre este tema referidas al periodo de la Hispania republicana. Asimismo, en el sur peninsular se han llevado a cabo diversos estudios sobre la circulación monetaria, los cuales, sin embargo, suelen circunscribirse a zonas o yacimientos muy concretos o limitarse a un tipo de hallazgo específico, por lo que, independientemente de la información que puedan aportar, no ofrecen una visión de conjunto de la circulación monetaria de la Ulterior como unidad política y administrativa que fue durante el periodo republicano. En este trabajo, basándonos en los hallazgos numismáticos que a lo largo del tiempo han sido recogidos y recopilados por numerosos investigadores, pretendemos hacer un estudio exhaustivo y lo más completo posible de la circulación monetaria en la provincia Hispania Ulterior. El fin de esta tesis no se limita a una recopilación de material numismático y a su catalogación, sino que pretendemos establecer diferentes tendencias de comportamiento de la moneda en circulación e intentar aportar soluciones a través de la numismática a algunos problemas históricos vigentes. Pese a que contamos con la presencia de numerario con anterioridad a la llegada de los romanos a la península Ibérica, no será hasta el periodo republicano cuando se extienda el uso de la moneda en este territorio. Durante este periodo en la Ulterior va a circular una importante cantidad de numerario, predominando los ejemplares de origen romano. El abastecimiento de moneda fue especialmente intenso en las zonas en las que se asentaban las legiones romanas y en lugares que contaban con importantes riquezas naturales explotadas por contingentes de itálicos. En estos momentos en Hispania también se produce un fenómeno de especial trascendencia, que no es otro que el de la incorporación de las ciudades hispanas a la economía monetaria. Con anterioridad sólo contamos con una escasa emisión de ejemplares por parte de la ceca de Gadir, pero ya desde finales del s. III y sobre todo durante el s. II a. C. muchas ciudades deciden acuñar moneda. Una característica de las acuñaciones de las cecas de la Ulterior es que Roma permite que estas ciudades puedan hacer uso de ciertos elementos culturales propios, como por ejemplo la escritura, la tipología o la metrología. Debido a estos elementos podremos diferenciar las cecas asentadas en esta provincia según tengan origen fenicio-púnico, libiofenicio, ibérico meridional o latino. La mayoría de las cecas de la Ulterior emite sus ejemplares en bronce, contando algunas, como la de Castulo, con series muy voluminosas. Por otro lado, la circulación monetaria de la mayoría de estas cecas está limitada a su ámbito más cercano, aunque también contamos con algunos casos, como los de las cecas de Gadir, Castulo o Carteia, cuyos ejemplares tendrán una amplia dispersión. Dependiendo del origen de la ceca podemos establecer diferentes áreas de concentración de piezas: así, los ejemplares de origen fenicio se localizan principalmente en la zona costera del sur peninsular, los de origen ibérico en la parte suroriental de la península y en zonas mineras y los de origen latino en el valle del Guadalquivir y sierras interiores. También hemos podido documentar la presencia de algunos ejemplares procedentes de cecas de la Ulterior fuera de los límites de esta provincia, y aunque en muchas ocasiones no se trata más que de hallazgos meramente testimoniales, sí podemos constatar una importante presencia monetaria en la costa levantina y en el norte de África.Universidad de Granada (España)González Román, Cristóbal (Universidad de Granada)Padilla Arroba, Angel Ramón (Universidad de Granada)2010text (thesis)application/pdfhttps://dialnet.unirioja.es/servlet/oaites?codigo=23768(Tesis) ISBN 9788469360149 spaLICENCIA DE USO: Los documentos a texto completo incluidos en Dialnet son de acceso libre y propiedad de sus autores y/o editores. Por tanto, cualquier acto de reproducción, distribución, comunicación pública y/o transformación total o parcial requiere el consentimiento expreso y escrito de aquéllos. 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