Calvino e la Spagna tra il Cinquanta e il Sessanta
Queste pagine intendono documentare il legame tra Italo Calvino e la cultura spagnola, e in parte latinoamericana, in un determinato periodo. L’articolo si centra sugli anni tra il Cinquanta e il Sessanta, dai primi contatti editoriali, passando per il primo viaggio di Calvino in terra spagnola, nel...
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Formato: | article |
Lenguaje: | CA EN IT |
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Swervei de publicacions
2014
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Acceso en línea: | https://doaj.org/article/0998c51f0b2345be9ed9bab7da87f027 |
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Sumario: | Queste pagine intendono documentare il legame tra Italo Calvino e la cultura spagnola, e in parte latinoamericana, in un determinato periodo. L’articolo si centra sugli anni tra il Cinquanta e il Sessanta, dai primi contatti editoriali, passando per il primo viaggio di Calvino in terra spagnola, nella primavera del 1959 per partecipare per conto di Giulio Einaudi alle giornate di Formentor dove nasceranno il Prix Formentor e il Prix International, fino a un’epoca a noi più vicina. Barral, José Agustín Goytisolo e Castellet, rappresentanti della Escuela de Barcelona, furono tra gli spagnoli coloro che instaurarono con Calvino e Giulio Einaudi i più vivi rapporti editoriali e personali. Lo scambio continuo tra Barral e Calvino, permise di far conoscere al lettore italiano le novità letterarie provenienti dal mondo latinoamericano. L’articolo intende anche evidenziare la difficoltà che ebbe allora Calvino per diffondere la sua opera in Spagna, quando già era un autore conosciuto in altri paesi di lingua spagnola. Cercheremo di scoprire le ragioni di ciò facendo alcune considerazioni e commenti. Infine alcune pagine si dedicheranno a una ipotesi circa due grandi scrittori del nostro tempo, Calvino e Guimarães Rosa. |
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