Poesia, giustizia e carcere: dall’Inferno di Dante alla Città dolente

Abstract Il saggio esamina le implicazioni ermeneutiche che emergono dallo spettacolo teatrale Dalla città dolente: colpa, pena e liberazione nelle visioni dell’Inferno di Dante, scritto e diretto da Fabio Cavalli, con la compagnia del Teatro Libero di Rebibbbia, mettendo in evidenza come l’incont...

Descripción completa

Guardado en:
Detalles Bibliográficos
Autor principal: Lorenzo Bartoli
Formato: article
Lenguaje:CA
EN
ES
IT
Publicado: Universitat Autònoma de Barcelona 2017
Materias:
P
Acceso en línea:https://doaj.org/article/0f122a04678f4e728050ddc4ad15fc75
Etiquetas: Agregar Etiqueta
Sin Etiquetas, Sea el primero en etiquetar este registro!
Descripción
Sumario:Abstract Il saggio esamina le implicazioni ermeneutiche che emergono dallo spettacolo teatrale Dalla città dolente: colpa, pena e liberazione nelle visioni dell’Inferno di Dante, scritto e diretto da Fabio Cavalli, con la compagnia del Teatro Libero di Rebibbbia, mettendo in evidenza come l’incontro tra la poesia dell’Inferno e l’universo degli attori-detenuti inviti a riflettere sul concetto di colpa, giustizia retributiva e giustizia riparativa, in Dante e nella società contemporanea.   Abstract The essay examines the hermeneutical implications which arise from the theatrical piece Dalla città dolente: colpa, pena e liberazione nelle visioni dell’Inferno di Dante, written and directed by Fabio Cavalli, with the thetre company Teatro Libero di Rebibbia, to argue that the crossing of the poetry of Inferno with the realm of the actors-detained suggest a reflection on the concepts of guilt, retributive justice and restorative justice, in Dante and in contemporary society.