Per una grammatica lessicalmente esaustiva sull’inganno e la menzogna in italiano
Nel corso della propria vita, ognuno ha a che fare con emozioni, sensazioni, comportamenti e, quindi, più in particolare, con le parole che lo mettono di fronte a ciò che tanto la propria cultura, quanto le rappresentazioni che da questa discendono classificano come menzogna, verità, falsità, passio...
Guardado en:
Autor principal: | |
---|---|
Formato: | article |
Lenguaje: | CA EN IT |
Publicado: |
Swervei de publicacions
2002
|
Materias: | |
Acceso en línea: | https://doaj.org/article/1edc3481b3e34662b7102ba4a64f2da5 |
Etiquetas: |
Agregar Etiqueta
Sin Etiquetas, Sea el primero en etiquetar este registro!
|
Sumario: | Nel corso della propria vita, ognuno ha a che fare con emozioni, sensazioni, comportamenti e, quindi, più in particolare, con le parole che lo mettono di fronte a ciò che tanto la propria cultura, quanto le rappresentazioni che da questa discendono classificano come menzogna, verità, falsità, passione, ira, desiderio, inganno, bugia, sdegno, impulso, sentimento, emozione, odio ecc. A queste parole del vocabolario comune corrispondono, in realtà, dei costrutti mentali che ci appaiono come dei grandi apparati significanti. Per questo contributo, si è scelto un tema tipico del discorso filosofico, letterario, psicologico, antropologico, semiologico e sociologico: la menzogna. In realtà, la linguistica si colloca, in un certo senso, in una dimensione che costituisce un osservatorio particolare e privilegiato cui non è possibile rinunciare. Essa, infatti, si trova in una condizione specialmente favorita, poiché possiede la strumentazione necessaria per descrivere minuziosamente quanto una lingua mette a disposizione dei parlanti quando questi, per i casi delle loro vite, s’imbattono nelle nebbie della bugia, dell’ira, della passione amorosa, di quella politica ecc. Cioè quanto una lingua rende disponibile all’uso comune. |
---|