Per una grammatica lessicalmente esaustiva sull’inganno e la menzogna in italiano
Nel corso della propria vita, ognuno ha a che fare con emozioni, sensazioni, comportamenti e, quindi, più in particolare, con le parole che lo mettono di fronte a ciò che tanto la propria cultura, quanto le rappresentazioni che da questa discendono classificano come menzogna, verità, falsità, passio...
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2002
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oai:doaj.org-article:1edc3481b3e34662b7102ba4a64f2da52021-12-05T11:04:54ZPer una grammatica lessicalmente esaustiva sull’inganno e la menzogna in italiano10.5565/rev/qdi.1431135-97302014-8828https://doaj.org/article/1edc3481b3e34662b7102ba4a64f2da52002-11-01T00:00:00Zhttps://revistes.uab.cat/quadernsitalia/article/view/143https://doaj.org/toc/1135-9730https://doaj.org/toc/2014-8828Nel corso della propria vita, ognuno ha a che fare con emozioni, sensazioni, comportamenti e, quindi, più in particolare, con le parole che lo mettono di fronte a ciò che tanto la propria cultura, quanto le rappresentazioni che da questa discendono classificano come menzogna, verità, falsità, passione, ira, desiderio, inganno, bugia, sdegno, impulso, sentimento, emozione, odio ecc. A queste parole del vocabolario comune corrispondono, in realtà, dei costrutti mentali che ci appaiono come dei grandi apparati significanti. Per questo contributo, si è scelto un tema tipico del discorso filosofico, letterario, psicologico, antropologico, semiologico e sociologico: la menzogna. In realtà, la linguistica si colloca, in un certo senso, in una dimensione che costituisce un osservatorio particolare e privilegiato cui non è possibile rinunciare. Essa, infatti, si trova in una condizione specialmente favorita, poiché possiede la strumentazione necessaria per descrivere minuziosamente quanto una lingua mette a disposizione dei parlanti quando questi, per i casi delle loro vite, s’imbattono nelle nebbie della bugia, dell’ira, della passione amorosa, di quella politica ecc. Cioè quanto una lingua rende disponibile all’uso comune.Emilio D’AgostinoSwervei de publicacions articlevocabolariomenzognacor duplexoperatorilessico grammaticaLanguage. Linguistic theory. Comparative grammarP101-410French literature - Italian literature - Spanish literature - Portuguese literaturePQ1-3999CAENITQuaderns d'Italià, Vol 8 (2002) |
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vocabolario menzogna cor duplex operatori lessico grammatica Language. Linguistic theory. Comparative grammar P101-410 French literature - Italian literature - Spanish literature - Portuguese literature PQ1-3999 Emilio D’Agostino Per una grammatica lessicalmente esaustiva sull’inganno e la menzogna in italiano |
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Nel corso della propria vita, ognuno ha a che fare con emozioni, sensazioni, comportamenti e, quindi, più in particolare, con le parole che lo mettono di fronte a ciò che tanto la propria cultura, quanto le rappresentazioni che da questa discendono classificano come menzogna, verità, falsità, passione, ira, desiderio, inganno, bugia, sdegno, impulso, sentimento, emozione, odio ecc. A queste parole del vocabolario comune corrispondono, in realtà, dei costrutti mentali che ci appaiono come dei grandi apparati significanti. Per questo contributo, si è scelto un tema tipico del discorso filosofico, letterario, psicologico, antropologico, semiologico e sociologico: la menzogna. In realtà, la linguistica si colloca, in un certo senso, in una dimensione che costituisce un osservatorio particolare e privilegiato cui non è possibile rinunciare. Essa, infatti, si trova in una condizione specialmente favorita, poiché possiede la strumentazione necessaria per descrivere minuziosamente quanto una lingua mette a disposizione dei parlanti quando questi, per i casi delle loro vite, s’imbattono nelle nebbie della bugia, dell’ira, della passione amorosa, di quella politica ecc. Cioè quanto una lingua rende disponibile all’uso comune. |
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