Città, personaggi e atteggiamenti verso il dialetto nel teatro di Eduardo De Filippo
In una prospettiva tradizionale e poco convicente il teatro di Eduardo De Filippo dal punto di vista linguistico è ritenuto espressione compatta e uniforme di ambienti familiari napoletani della piccola borghesia. Tale impostazione comporta spesso l’implicita (o sottaciuta) svalutazione delle scelte...
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Formato: | article |
Lenguaje: | CA EN IT |
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2007
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Acceso en línea: | https://doaj.org/article/2cef250966104b9ea11fe55d4183add1 |
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Sumario: | In una prospettiva tradizionale e poco convicente il teatro di Eduardo De Filippo dal punto di vista linguistico è ritenuto espressione compatta e uniforme di ambienti familiari napoletani della piccola borghesia. Tale impostazione comporta spesso l’implicita (o sottaciuta) svalutazione delle scelte linguistiche dell’autore, velatamente sospettato di non dare spazio all’autentico e popolare dialetto napoletano (a esclusione di pochi casi interpretati spesso come frutto di scelta espressiva). Con questo intervento si punta invece a dimostarre che nelle opere dell’Autore risaltano sia una variazione linguistica diastratica, connessa a diversi ambienti e luoghi urbani, sia una diversità di atteggiamenti dei personaggi verso il dialetto. Tale variazione appare credibile e verosimile rappresentazione di una realtà linguistica cittadina che da sempre, nonostante le semplificazioni e le banalizzazioni correnti (che tendono a ritenere che a Napoli si parli solo il dialetto e solo un tipo specifico di dialetto), è sempre stata molto variegata al suo interno e tutt’altro che uniforme. |
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