«Io senza garanzie».* Donne e autobiografia. Dialogo ai confini fra storia e letteratura

Io senza garanzie è un dialogo sulla scrittura autobiografica delle donne dall’età moderna alla contemporaneità. Nato dall’intreccio e dal cortocircuito di due voci diverse che si misurano in un territorio franco, fra storia e letteratura, alla ricerca delle tappe della riflessione sul sé autoriale,...

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Autores principales: Alessandra Contini, Ernestina Pellegrini
Formato: article
Lenguaje:CA
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IT
Publicado: Swervei de publicacions 2001
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Acceso en línea:https://doaj.org/article/335c7f48ce7744c7904b422811fe97c1
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memoria
letteratura
storia di genere
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Alessandra Contini
Ernestina Pellegrini
«Io senza garanzie».* Donne e autobiografia. Dialogo ai confini fra storia e letteratura
description Io senza garanzie è un dialogo sulla scrittura autobiografica delle donne dall’età moderna alla contemporaneità. Nato dall’intreccio e dal cortocircuito di due voci diverse che si misurano in un territorio franco, fra storia e letteratura, alla ricerca delle tappe della riflessione sul sé autoriale, questo saggio riflette sulla scrittura autobiografica come punta emergente di un lungo percorso di affioramenti dell’io. Le fonti storiche che testimoniano un scrittura indiretta, quasi di «transito» della soggettività delle donne, si aprono poco alla volta ad un uso sempre più forte e consapevole della scrittura, fino alle ora dolorose, ora euforiche, ora ideologicamente compiaciute autobiografie della contemporaneità. Dalla scrittura delle mistiche, non delle donne ma attraverso le donne, alla metautobiografia. Dalla inconsapevolezza del valore della propria memoria\scrittura alla piena coscienza del valore fondativo di essa per la scoperta e reivenzione di un sé di genere. Dai recinti e perimetri stretti del passato ai fertili sconfinamenti e spaesamenti dell’io contemporaneo, in una utopia di trasformazione che sovverte gerarchie e parodizza logiche di potere. Come nell’elogio del margine della scrittrice afroamericana bell hooks, il cui nome tutto in caratteri minuscoli esprime orizzontalità ed insieme ribellione: «fare del margine non solo un luogo di privazione, ma un luogo di resistenza».
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