I volgari municipali e l’affioramento di una scripta nel medioevo lombardo

L’articolo si propone di motivare come nella storia linguistica delle città lombarde lingua/dialetto non siano sistemi contrapposti, ma registri strettamente legati. Le indicazioni manzoniane in apertura invitano a osservare gli statuti cittadini del medioevo come luogo di contatto e di scambio tra...

Descripción completa

Guardado en:
Detalles Bibliográficos
Autor principal: Giuseppe Polimeni
Formato: article
Lenguaje:CA
EN
IT
Publicado: Swervei de publicacions 2002
Materias:
Acceso en línea:https://doaj.org/article/3b227421f36e4ba7a737658a322b4cfa
Etiquetas: Agregar Etiqueta
Sin Etiquetas, Sea el primero en etiquetar este registro!
Descripción
Sumario:L’articolo si propone di motivare come nella storia linguistica delle città lombarde lingua/dialetto non siano sistemi contrapposti, ma registri strettamente legati. Le indicazioni manzoniane in apertura invitano a osservare gli statuti cittadini del medioevo come luogo di contatto e di scambio tra due sistemi linguistici, latino e volgare. Senza varcare di proposito la soglia di alcuni dei più antichi manoscritti lombardi, l’articolo cerca di rilevare nelle testimonianze dell’originaria diglossia una ben più complessa sintonia di affioramenti e di successivi strappi, osservando nella lente della scrittura un passaggio di testimone, quello tra latino e volgare, che le opposizioni scolastiche al pari dei facili fraintendimenti terminologici non aiutano a sciogliere