Chi dice ragna dice danno. Ecfrasi e ipostasi di Aracne nell’opera di Primo Levi

L’articolo analizza le citazioni ecfrastiche della Divina Commedia nell’opera di Primo Levi e dimostra la loro preponderanza nella produzione del chimico-scrittore. Due incisioni di Gustave Doré, in particolare, si ancorarono alla mente del giovane Levi quando, da piccolo, sfogliò e risfogliò l’ope...

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Autor principal: Mattia Cravero
Formato: article
Lenguaje:CA
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Publicado: Swervei de publicacions 2021
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Acceso en línea:https://doaj.org/article/4228eb1311c24263b9cae1ae5a35f226
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Sumario:L’articolo analizza le citazioni ecfrastiche della Divina Commedia nell’opera di Primo Levi e dimostra la loro preponderanza nella produzione del chimico-scrittore. Due incisioni di Gustave Doré, in particolare, si ancorarono alla mente del giovane Levi quando, da piccolo, sfogliò e risfogliò l’opera dell’artista francese, fissandosi come un’icona inossidabile che raffigurava i versi di Dante. Ritornarono alla sua attenzione in età matura, sottoforma di simboliche reminiscenze, durante la sua attività di scrittore, favorendo la sua creatività letteraria e dimostrando un ascendente artistico che l’autore stesso negava di avere. L’intento del presente saggio è dunque dipanare il fil rouge della visualità nell’opera di Levi: tramite la comparazione dei passi e delle raffigurazioni della Commedia, ricostruendo la cronologia che intercorre tra questi rapporti, l’obiettivo è ricostruire l’influenza dell’arte nella vita e nella produzione letteraria del chimico-scrittore.