Il romanzo concentrazionario di Liana Millu

Liana Millu (1914-2005) ebrea italiana originaria di Pisa fu deportata a Birkenau nel 1944. Sopravvisse alla deportazione e divenne una scrittrice. Questo articolo si concentra sull’analisi dell’opera maggiore della Millu, Il fumo di Birkenau (1947), che in controtendenza rispetto alla memorialistic...

Descripción completa

Guardado en:
Detalles Bibliográficos
Autor principal: Marta Baiardi
Formato: article
Lenguaje:CA
EN
IT
Publicado: Swervei de publicacions 2014
Materias:
Acceso en línea:https://doaj.org/article/49e5eb36d9024772a41460a5370ea2ea
Etiquetas: Agregar Etiqueta
Sin Etiquetas, Sea el primero en etiquetar este registro!
Descripción
Sumario:Liana Millu (1914-2005) ebrea italiana originaria di Pisa fu deportata a Birkenau nel 1944. Sopravvisse alla deportazione e divenne una scrittrice. Questo articolo si concentra sull’analisi dell’opera maggiore della Millu, Il fumo di Birkenau (1947), che in controtendenza rispetto alla memorialistica concentrazionaria coeva costituisce un racconto caratterizzato da un’evidente e consapevole vocazione letteraria. Nel Fumo gli eventi autobiografici hanno un’importanza secondaria come l’io narrante allo stesso modo dell’io narrante, che resta sempre in secondo piano, per fare posto a sei storie di donne che condensano una particolare intensità drammatica. Il presente saggio esplora tanto la poetica, la genesi e la struttura temporale del Fumo quanto il peculiare sviluppo di alcuni topoi concentrazionari come il processo di disumanizzazione e la specificità della presenza femminile nei lager, particolarmente attraverso una «leggenda» intorno al tema del materno, presente nel testo della Millu ed in un altro testo italiano coevo.