L’Italia di Goffredo Parise nei «Sillabari»
Goffredo Parise ha fatto del nomadismo un’arte: nato a Vicenza nel 1929 si è presto trasferito a Venezia, poi a Milano, a Roma, per poi tornare in Veneto negli ultimi anni della sua vita. Inoltre, tra i suoi spostamenti, rientrano anche numerosi viaggi all’estero, alcuni dei quali sono raccontati i...
Guardado en:
Autor principal: | |
---|---|
Formato: | article |
Lenguaje: | CA EN IT |
Publicado: |
Swervei de publicacions
2019
|
Materias: | |
Acceso en línea: | https://doaj.org/article/55bec1d6c22448299c7e02099baa7fc2 |
Etiquetas: |
Agregar Etiqueta
Sin Etiquetas, Sea el primero en etiquetar este registro!
|
Sumario: | Goffredo Parise ha fatto del nomadismo un’arte: nato a Vicenza nel 1929 si è presto trasferito a Venezia, poi a Milano, a Roma, per poi tornare in Veneto negli ultimi anni della sua vita. Inoltre, tra i suoi spostamenti, rientrano anche numerosi viaggi all’estero, alcuni dei quali sono raccontati in bellissime pagine di reportage. Concentrandosi sul paesaggio italiano, si rintracciano molti testi che Parise ambienta in Italia e in cui affronta la questione dei suoi luoghi personali e in particolare il Veneto, che è termine di paragone e per cui sente un attaccamento viscerale; ma anche Roma, Capri, Venezia, Vicenza, Milano, ecc…. Però è nei Sillabari che Parise condensa i luoghi della sua vita, rendendolo un testo che permette di percorrere il suo itinerario italiano e che riverbera nelle ambientazioni un significato ulteriore che ne rende possibile una più organica lettura.
|
---|