Le terme in Europa tra letteratura e medicina
A partire dal tardo Medioevo, la frequentazione dei bagni termali, caduti in abbandono alla fine dell’impero romano, riprende e dà origine a una letteratura scientifica sulle acque. Nel suo duplice aspetto, di una pratica sociale dei bagni e di una letteratura medica delle acque, la rinascita non m...
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Formato: | article |
Lenguaje: | CA EN IT |
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2017
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Acceso en línea: | https://doaj.org/article/6a99bda252b34032b9618a7aace17579 |
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Sumario: | A partire dal tardo Medioevo, la frequentazione dei bagni termali, caduti in abbandono alla fine dell’impero romano, riprende e dà origine a una letteratura scientifica sulle acque. Nel suo duplice aspetto, di una pratica sociale dei bagni e di una letteratura medica delle acque, la rinascita non manca di riflettersi in un immaginario letterario più ampio e a carattere sovranazionale, che interessa dapprima l’Italia, poi il resto d’Europa (soprattutto di lingua tedesca) e, infine, l’Inghilterra. Questa prima fase della storia dei bagni, che si
chiude con la pubblicazione del corpus veneto dei Balnea (1553), vede gli autori fare delle terme, un po’ in tutta Europa, un elemento di ispirazione. L’articolo documenta questo scambio incrociato tra pratica sociale, testi medici e letteratura in un periodo che va dal De balneis puteolanis di Pietro da Eboli (sec. XII ex.) al primo testo inglese sulle terme di William Turner (1562).
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