Sessualità e <i>Imperium</i>: la trasgressione femminile alla fine dell’età repubblicana
In questo contributo si analizzano le figure di Clodia e di Fulvia. La loro rappresentazione è antitetica, nella quasi totalità delle fonti letterarie, al tradizionale modello della matrona ideale, che risale alle origini della repubblica romana. Clodia, sorella del tribuno della plebe Publio Cl...
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Formato: | article |
Lenguaje: | CA EN ES EU FR GL IT PT |
Publicado: |
Universitat de Barcelona
2012
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Acceso en línea: | https://doaj.org/article/7294642ea2c1451990012a2d913ee41a |
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Sumario: | In questo contributo si analizzano le figure di Clodia e di Fulvia. La loro rappresentazione è antitetica, nella quasi totalità delle fonti letterarie, al tradizionale modello della matrona ideale, che risale alle origini della repubblica romana. Clodia, sorella del tribuno della plebe Publio Clodio Pulcro, è amata dal poeta Catullo ed è accusata di essere una prostituta dall’avvocato Cicerone. Fulvia, moglie dello stesso Publio Clodio Pulcro e di Marco Antonio, è criticata dai suoi detrattori per avere indebitamente occupato uno spazio politico, tradizionalmente inibito alle donne romane. È indubitabile che queste due donne aristocratiche sono state in grado di approfittare degli spazi che la realtà politica e sociale della seconda metà del I sec. a.C. concedeva alle donne, ma il loro ritratto è sempre e comunque condizionato dalle figure maschili di riferimento, senza le quali sarebbero prive di un’autonoma rappresentazione storiografica. |
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