La scienza l’ignoranza la fede De sui ipsius et multorum ignorantia

Per comprendere il senso del conflitto tra Francesco Petrarca e i quattro giovani averroisti in De sui ipsius et multorum ignorantia è necessario penetrare all’interno del linguaggio e mostrare la profondità della dottrina che vi si cela. A cominciare proprio dal quel termine, ignoranza, si attraver...

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Autor principal: Antonio Gagliardi
Formato: article
Lenguaje:CA
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Publicado: Swervei de publicacions 2006
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Acceso en línea:https://doaj.org/article/8e8f18bb126841b6946fca71056d897f
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Sumario:Per comprendere il senso del conflitto tra Francesco Petrarca e i quattro giovani averroisti in De sui ipsius et multorum ignorantia è necessario penetrare all’interno del linguaggio e mostrare la profondità della dottrina che vi si cela. A cominciare proprio dal quel termine, ignoranza, si attraversa tutta una biblioteca che rivela la consistenza vera della dottrina averroista. Per Averroè c’è un solo intelletto per tutta l’umanità e il bambino appena nato non ha un intelletto personale. Per questo motivo il bambino appena nato è simile all’animale senza ragione, il bruto. Questo intelletto si forma tramite l’acquisizione della scientia segnando l’acquisizione vera dell’umanità. L’uomo non nasce per natura ma per cultura e l’ignorante rimane nello stadio della brutalità. Tutta la vita dell’uomo deve essere dedicata all’acquisizione della scientia perché quando l’intelletto personale avrà acquisito tutti gli intelligibili si unirà con l’intelletto agente, la prima delle sostanze separate. Dopo gli sarà possibile giungere alla visione intellettuale di Dio. Questo è il fine ultimo, il sommo bene e la felicità. Si può comprendere il conflitto con il cristianesimo per il quale soltanto tramite Cristo e nell’altra vita è possibile giungere alla visione di Dio e alla beatitudine. Date queste coordinate si può comprendere come Petrarca cerca di rispondere da un punto di vista cristiano contrapponendo la fede alla scientia e a ogni via filosofica che porta a Dio. Nel conflitto con i giovani averroisti si rivela la pienezza di una frattura storica in antropologia ed escatologia e una via e della perfezione e della beatitudine incompatibile con il cristianesimo. Prendendo le difese del proprio cristianesimo come della propria scientia si sottrae alla filosofia il monopolio del sapere rivendicando una propria dignità intellettuale in sintonia con la fede cristiana.