Francesca da Rimini: dal “Teatro di poesia” dannunziano al dantismo russo

Questo contributo fa luce sulla fortuna russa della tragedia dannunziana Francesca da Rimini, analizzando le traduzioni conservate al Vittoriale nella Biblioteca privata di Gabriele d’Annunzio. In particolare, la traduzione dei poeti Brjusov e Ivanov pubblicata a San Pietroburgo nel 1908, è alla ba...

Descripción completa

Guardado en:
Detalles Bibliográficos
Autor principal: Maria Pia Pagani
Formato: article
Lenguaje:CA
EN
ES
IT
Publicado: Universitat Autònoma de Barcelona 2014
Materias:
P
Acceso en línea:https://doaj.org/article/9487a3dc8b044e739a563acff59d8769
Etiquetas: Agregar Etiqueta
Sin Etiquetas, Sea el primero en etiquetar este registro!
Descripción
Sumario:Questo contributo fa luce sulla fortuna russa della tragedia dannunziana Francesca da Rimini, analizzando le traduzioni conservate al Vittoriale nella Biblioteca privata di Gabriele d’Annunzio. In particolare, la traduzione dei poeti Brjusov e Ivanov pubblicata a San Pietroburgo nel 1908, è alla base di due allestimenti moscoviti realizzati a distanza di tre giorni l’uno dall’altro e dai differenti esiti: quello (poco apprezzato) del 1° settembre 1908 al Teatro “Malyj”, con regia di Aleksandr Lenskij, e quello (di successo) del 4 settembre al Teatro “Ermitaž”, con regia di Nikolaj Evreinov e protagonista Vera Komissarževskaja, attrice detta la “piccola Duse” russa. Questo singolare caso permette di considerare l’importanza della mediazione del “teatro di poesia” dannunziano per il dantismo sulla scena russa di inizio Novecento, valutando il legame tra traduzione e prassi teatrale.   This paper sheds light on the Russian success of d’Annunzio’s tragedy Francesca da Rimini, through the analysis of the translations held in Vittoriale, in the private library of the Poet. In particular, Bryusov’s and Ivanov’s translation published in St. Petersburg, in 1908, was used for two Muscovite productions that led to different outcomes: on 1st September 1908 at the Maly Theatre (poorly regarded), directed by Aleksandr Lensky, and on 4th September at the Hermitage Theatre (successful), directed by Nikolai Evreinov and with actress Vera Komissarzhevskaya in the leading role. This one-off event allows us to consider the importance of the mediation of d’Annunzio’s “theater of poetry” for Dantism on the Russian scene of the early twentieth century, by evaluating the relationship between translation and theatrical practice.