Privilegi e condanne del lirico novecentesco: letture di Montale, Penna, Caproni e Sereni

Il saggio propone quattro letture microstilistiche di altrettanti testi del 900, il cui minimo comune denominatore tematico è il motivo della vergogna della poesia. Nella composizione di Montale l’autore constata la convivenza di registri contradditori, nei quali l’alta formalizzazione sublima conte...

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Autor principal: Piero Dal Bon
Formato: article
Lenguaje:CA
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Publicado: Swervei de publicacions 2007
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Acceso en línea:https://doaj.org/article/a094137ed6404e8192dd908a6abf3e73
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Sumario:Il saggio propone quattro letture microstilistiche di altrettanti testi del 900, il cui minimo comune denominatore tematico è il motivo della vergogna della poesia. Nella composizione di Montale l’autore constata la convivenza di registri contradditori, nei quali l’alta formalizzazione sublima contenuti prosastici. Nella composizone di Sanro Penna si individua l’uso della forma come maschera di decoro che nasconde elementi perturbanti. Nella lirica di Caproni si osserva il rapporto inversamente proporzionale tra orgoglio stilistico e straniamento vitale. Nel testo di Sereni si individuano, invece, le omologie tra soluzioni liriche informali e depressione dell’io.