I neologismi dentro e fuori dei repertori recenti

La lessicografia italiana ha consegnato al pubblico, intorno all’anno 2000, almeno due opere decisive: il Grande dizionario italiano dell’uso, diretto da T. De Mauro, in sei volumi poi completati da due supplementi, e gli ultimi volumi del Grande DizionarioUTET (GDLI) iniziato da S. Battaglia nel 19...

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Autor principal: Fabio Marri
Formato: article
Lenguaje:CA
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Publicado: Swervei de publicacions 2018
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Acceso en línea:https://doaj.org/article/a247f19df04447d786b20ca40a6e0806
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Sumario:La lessicografia italiana ha consegnato al pubblico, intorno all’anno 2000, almeno due opere decisive: il Grande dizionario italiano dell’uso, diretto da T. De Mauro, in sei volumi poi completati da due supplementi, e gli ultimi volumi del Grande DizionarioUTET (GDLI) iniziato da S. Battaglia nel 1961, giunto alla conclusione dell’ordine alfabetico col vol. XXI del 2002 e rimpolpato da due supplementi nel 2004 e 2009. A questi dizionari, molto aperti sul versante della lingua contemporanea, ma che hanno pure il merito di colmare gli evidenti vuoti lasciati, soprattutto nel settore dei forestierismi,  dai primi volumi del GDLI,si sono aggiunti repertori dedicati ai soli neologismi: tra essi si segnalano i due, imparentati tra loro, che G. Adamo e V. Della Valle hanno pubblicato tra il 2003 e il 2008. Questi ed altri repertori minori (inclusi alcuni abbozzi di dizionari online promossi da Crusca e Istituto Treccani) sono passati in rassegna, con attenzione particolare alle date e alle attestazioni fornite, e alla presenza nei dizionari di molte parole o locuzioni polirematiche  effimere ed occasionali.