Il filtro di Dante. L’impronta di Gustave Doré dal cinema muto al digitale

Numerosi studi in ambito critico, storiografico ed estetologico hanno chiarito la portata iconopoietica del corpus dantesco. La proliferazione di immagini nella Commedia è stata condensata in simboli ed icone incistate nell’immaginario collettivo dalle illustrazioni di Gustave Doré, il cui linguaggi...

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Detalles Bibliográficos
Autores principales: Alfonso Amendola, Mario Tirino
Formato: article
Lenguaje:CA
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IT
Publicado: Universitat Autònoma de Barcelona 2016
Materias:
P
Acceso en línea:https://doaj.org/article/d21be3e549af4f18bbd8ac652d426495
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Sumario:Numerosi studi in ambito critico, storiografico ed estetologico hanno chiarito la portata iconopoietica del corpus dantesco. La proliferazione di immagini nella Commedia è stata condensata in simboli ed icone incistate nell’immaginario collettivo dalle illustrazioni di Gustave Doré, il cui linguaggio, valorizzando i caratteri dell’universalità della cultura letteraria (Abruzzese 2007), si è rivelato modello per le successive traduzioni cinematografiche nell’era del muto fino alla transmedialità digitale contemporanea, tra sperimentazioni e videogame.