Da Calandrino a Calandro. Variazioni sul tema della beffa

Tra tutte le commedie rinascimentali che si ispirano all’opera di Boccaccio, la Calandria di Bernardo Dovizi da Bibbiena è un esempio particolarmente interessante. La prima ragione di questo interesse è che Bernardo Dovizi da Bibbiena, nel Cortegiano di Baldassar Castiglione, spiega che cos’è la fac...

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Detalles Bibliográficos
Autor principal: Bianca Concolino Mancini Abram
Formato: article
Lenguaje:CA
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Publicado: Swervei de publicacions 2009
Materias:
Acceso en línea:https://doaj.org/article/f5fe526b11f940e1b4fcfa9344947be0
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Sumario:Tra tutte le commedie rinascimentali che si ispirano all’opera di Boccaccio, la Calandria di Bernardo Dovizi da Bibbiena è un esempio particolarmente interessante. La prima ragione di questo interesse è che Bernardo Dovizi da Bibbiena, nel Cortegiano di Baldassar Castiglione, spiega che cos’è la facezia e qual’è l’uso corretto di questa a corte, servendosi come esempio del Decameron. Sappiamo che la Calandria e il Cortegiano sono legati inoltre da altri elementi. Urbino, per esempio, che è insieme scena del testo e della rappresentazione. La città è infatti cornice del Cortegiano ed è anche il luogo dove la Calandria è rappresentata per la prima volta nel 1513. Si può quindi affermare che il Decameron, il Cortegiano e la Calandria sono idealmente collegati fra loro, e Bibbiena può allora considerarsi come una sorta di fil rouge che lega fra loro queste tre opere.