Le storie degli animali nel Corano di Ahmad Bahgat: Quando gli animali prendono la parola

Nella letteratura di ispirazione islamica, i racconti delle vite dei profeti hanno sempre messo in rilievo il contributo degli animali, seppur relegato a una posizione secondaria e ausiliare a quella dell’uomo. A ciò fa eccezione la raccolta Qiṣaṣ al ḥayawān fil Qur’ān (Le storie degli animali nel...

Descripción completa

Guardado en:
Detalles Bibliográficos
Autor principal: Nadia Tebbini
Formato: article
Lenguaje:EN
ES
FR
IT
Publicado: Università degli Studi di Milano 2021
Materias:
P
Acceso en línea:https://doaj.org/article/fc46fa32fc7f4d0592e6760547d3fa95
Etiquetas: Agregar Etiqueta
Sin Etiquetas, Sea el primero en etiquetar este registro!
Descripción
Sumario:Nella letteratura di ispirazione islamica, i racconti delle vite dei profeti hanno sempre messo in rilievo il contributo degli animali, seppur relegato a una posizione secondaria e ausiliare a quella dell’uomo. A ciò fa eccezione la raccolta Qiṣaṣ al ḥayawān fil Qur’ān (Le storie degli animali nel Corano) dello scrittore e giornalista egiziano Ahmad Bahgat. Nei suoi 16 racconti, ispirati agli episodi coranici che hanno visto animali al centro di miracoli e prodigi, i protagonisti sono gli animali che raccontano come in un diario, in prima persona e dal loro punto di vista, la vicenda riportata nel Corano. Per la prima volta si fa luce sulle loro esistenze, senza che queste vengano eclissate da quelle degli esseri umani con cui sono stati in contatto. È quindi interessante analizzare la rappresentazione degli animali nell’opera e coglierne l’originalità. La prima parte sarà dedicata alle fonti dell’opera e alle implicazioni che queste hanno sul tessuto narrativo. La seconda parte sarà invece focalizzata sulla scelta dell’animale come mezzo per aggirare il tabù islamico (religione iconoclasta) della rappresentazione dei Profeti, operando una sovrapposizione (parziale o totale, nel corpo e nello spirito) tra il profeta e l’animale. La terza parte tratterà dell’animale/virtù in quanto doppio invertito dell’uomo/vizio e sul conseguente smantellamento dei pregiudizi su alcuni animali nella cultura arabo-musulmana.