L’inferno è non essere gli altri Scrittura poetica, traduzione e metamorfosi dell’io
Confine o frontiera? I due termini sono sinonimi, oppure indicano due modalità persino opposte di stabilire una linea divisoria? E quale rapporto esiste tra la valenza metaforica, spesso legata al mito e all’avventura, del concetto di «confine», e la sua materializzazione concreta come frontiere, po...
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| Main Author: | |
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| Format: | article |
| Language: | CA EN IT |
| Published: |
Swervei de publicacions
2002
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| Subjects: | |
| Online Access: | https://doaj.org/article/6847fc081acb4194b0df9e2bab1b3970 |
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| Summary: | Confine o frontiera? I due termini sono sinonimi, oppure indicano due modalità persino opposte di stabilire una linea divisoria? E quale rapporto esiste tra la valenza metaforica, spesso legata al mito e all’avventura, del concetto di «confine», e la sua materializzazione concreta come frontiere, poliziesca o militare? L’autore sviluppa questi interrogativi a partire dalla propria esperienza biografica e familiare; estendendo poi la perlustrazione a un altro tipo di confine: quello linguistico e culturale. La traduzione letteraria come possibilità di superare questo confine, e di riflettere su alcuni elementi basilari della scrittura stessa. |
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